973. Shall we play a game?
giochi di guerra, l'attenzione delle AI, salvare capra e cavoli, spazio virtuale puro e conoscenza, i limoni che conquistano il mondo, e una piattaforma per imparare tutti tutto. e Halloween ludico.
Se quello che leggerete vi piace, qui ci sono i numeri precedenti. Ogni settimana cerco di portare avanti più discorsi in parallelo, tra giochi e pedagogia, intelligenza artificiale e riflessioni. Forse non è un buon metodo, molti preferiscono le monografie o gli elenchi numerati, ma per ora è così: viviamo in un mondo complesso dove la linearità delle cose non è più funzionale come nei tempi precedenti. L’importante è avere una struttura interna abbastanza solida su cui appendere tutto questo mondo che ci circonda e che sembra davvero in burrasca. E lo sarà sempre di più. A destrutturazione esterna serve maggiore strutturazione interna, un palo della nave di Ulisse a cui aggrapparsi.
Prima di iniziare la settimana -973, ecco una domanda:
Faresti mangiare un buon gelato ad un altro per poi chiedergli di descriverti com'è?
🔸 Facciamo un gioco?
Non so voi, ma quando devo prendere una decisione o sono risoluto sulla prima scelta oppure passo ore, giorni, settimane a valutare diverse opzioni e punti di vista, coinvolgendo più persone possibili e spesso cambiando idea anche improvvisamente, fino alla Soddisfazione Complessiva Minima (SCM™)
La decisione in questione era il sottotitolo di questa newsletter e dopo 30 prove (i curiosi possono vederle qui) ne ho trovato uno che non mi ricorda solo una scena emblematica della storia del cinema, con quel “Shall we play a game?” dell’immagine qui sopra (se non ti risuona te lo ricordo io: “Wargames - Giochi di guerra” uscito tra l’altro in Italia proprio 40 anni fa, il 28 ottobre 1983).
Una frase che identifica il gioco e la tecnologia, ma proprio un dialogo delle nuove generazioni con l’Intelligenza Artificiale, che nel film rischia di scatenare una guerra nucleare mondiale.
Niente di più attuale, vero?
Dico non solo perché in italiano è ancora meglio, con questo “facciamo” con la doppia valenza di giocare ma anche di creare un gioco. E creare giochi è una delle nostre metodologie didattiche più interessanti, con tutti i laboratori di game design in classe e il tentativo di portare l’arte di diventare creatori di nuovi giochi, con se stessi e con gli altri.
Fare giochi per mettersi in discussione e imparare è una delle frontiere della creatività e dell’educazione.
Vi piace?
Se intanto non avete visto il film, è ora di rivederlo, soprattutto con i ragazzi.
🔸 Gioco e Giocattolo
Sapete spiegare la differenza tra gioco e giocattolo? Ci avete mai pensato?
E’ importante, e questa sarà la domanda con cui settimana prossima inizieremo a parlare di Pedagogia del Gioco. Se intanto volete pensarci… magari lasciate un commento
🔸 Salvare Capra e Cavoli
papà ma perché dici salvare capra e cavoli?
perché… cavolo qui ti racconto una bella storia e ti faccio fare un bel giochino ok?
Guarda questo disegnino (poi qui l’ho rifatto meglio con DALL-E con il prompt nella sua didascalia): c’è un contadino che deve trasportare da una riva all’altra di un fiume un lupo, una capra e un cavolo con una barchetta che può portare solo lui e o il lupo o la capra o il cavolo. Ma che se lascia da soli la capra e il lupo (su una riva o sull’altra), il lupo può mangiarsi la capra, e se lascia la capra con il cavolo se lo mangia. Come può fare? C’è un’unica soluzione a questo problema.
Come vedi il modo di dire “salvare capra e cavoli” significa trovare una soluzione a un problema che concili due esigenze diverse.
Ma il bello arriva ora: questo “problema” era stato inventato da un prete filosofo inglese nell’800 (non 1800, proprio 800), Alcuino di York, che era stato invitato dall’imperatore Carlo Magno a dirigere la scuola del suo palazzo e a organizzare l’istruzione nell’impero. Nella sua opera pedagogica Propositiones ad acuendos juvenes introdusse questo enigma ed è uno dei primi esempi di didattica ludica, ovvero enigmi / problemi divertenti da risolvere e facendolo impari qualcosa, in questo caso la logica!
C’è molto da imparare… tu fai domande e vedrai che troveremo le risposte giocando.
🔸 Il “Fare Attenzione” ha avviato la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale
Presto inizierò in questa newsletter un vero e proprio corso su come funziona l’Intelligenza Artificiale, sia quella classica che quella generativa, che studio e insegno da diversi anni e abbiamo visto con mano l’evoluzione delle cose. (sarà gratuito ma solo per gli iscritti)
Intanto ci tenevo a far notare che la grande “rivoluzione” in corso nel mondo delle AI con i Large Language Models (LLM) / ChatGPT / Bard e affini, è dovuto a questo paper del 2017 dal titolo emblematico: “Attention Is All You Need” (leggetelo 👉🏼qui, è ovviamente accessibile a tutti), che introdusse i l’dea dei “transformers”, rappresentando un nuovo approccio per l'apprendimento automatico (Machine Learning) e l’elaborazione del linguaggio (NLP - Natural Language Processing).
I transformers sono composti da un codificatore (encoder) e un decodificatore (decoder). L'encoder legge ed elabora i dati in ingresso mentre il decoder genera l'output basandosi sulle informazioni codificate. Al cuore del transformer c'è il meccanismo di attenzione che permette al modello di concentrarsi su diverse parti dei dati in ingresso quando genera l'output.
Alla fine sono sistemi abbastanza semplici da comprendere e ci servirà tenerne a mente perché il nostro mondo si sta trasformando con una velocità incredibile, con implicazioni geopolitiche al momento inimmaginabili. Un passo alla volta comprenderemo tutto.
🔸 Spazio virtuale puro e la crescita della conoscenza
A me questa rappresentazione di un spazio infinito vuoto affascina molto (apritela a tutto schermo se potete). E’ la famosa “tabula rasa” su cui iniziare a costruire il proprio mondo, tra memorie di esperienze fatte e immagini di sogni da costruire, tra elementi studiati nei libri o storie riferite da conoscenti, modelli dei genitori e trasformazioni dovute a traumi.
Non so se avete mai fatto un viaggio all’interno del vostro “spazio di rappresentazione mentale”, si può iniziare a farlo semplicemente chiudendo gli occhi e osservando le immagini che ci girano per la mente, ma soprattutto è interessante fare attenzione a come sono organizzate nella nostra testa tutto quello che leggiamo e impariamo.
Fui abbastanza fortunato da avere al Liceo una professoressa che ci lanciò un’idea e un metodo: pensare di costruirsi dentro di noi una sorta di “appendiabiti delle idee” in modo che quando ci arrivava un’informazione o un pensiero, avremmo saputo dove metterlo. Un modo di organizzare i pensieri, fosse anche solo “qui le nozioni, qui le fantasie, qui i progetti, questo personaggio mi è fidato quindi va là, questo da prendere con le pinze, questo è un assioma indiscutibile, questa una bella metafora, questa teoria è valida ora ma potrebbe cambiare nel tempo, qui ci metto le cose davvero importanti, su questo bracciolo invece le cazzate del giorno che posso dimenticare, qui la scienza qui la credenza e così via"…
Oggi questi pensieri li considero “atomi di conoscenza”. Il nostro cervello ha una strutturazione neuronale che connette praticamente tutto con tutto, con connessioni che si modificano in continuazione e si rinforzano o indeboliscono a seconda di quanto le ripetiamo.
Sarà anche per questo che da decenni rielaboro tutto quello che leggo di importante e scrivo, in modo da poter essere riorganizzato per bene. Serve anche per avere una migliore chiarezza di visione delle cose.
Settimana scorsa vi ho fatto vedere una schermata del sistema che uso, che oggi si basa su 👉🏼 Obsidian, un programma tra l’altro gratuito per ogni piattaforma anche telefonino (dico oggi perché so che cambierà nel tempo.. in 30 anni ne ho cambiati molti).
In questo breve video ho creato una timeline dell’evoluzione nel tempo delle note che arrivavano nel sistema e le loro interconnessioni… interessante vero?
Ovviamente racconto tutto questo perché so che potrebbe interessare altri.
🔸 Limoni, Marketing e la Caduta degli Usher
E’ apparsa su Netflix qualche settimana fa questa serie “La caduta della casa degli Usher”, 8 episodi liberamente ispirati a diversi racconti di Edgar Allan Poe. Li consiglio assai (ma attenzione sono per maggiori di 13 anni almeno).
Ci sono diverse perle in questa serie, tra cui questo discorso dal terzo episodio che qui riproduco in testo e video perché è proprio un racconto di quello che succede davvero e che solo chi conosce i sistemi di marketing e comunicazione di solito ne è consapevole.
Conoscere come funziona il mondo è una delle missioni di questa newsletter.
"Se la vita ti dà limoni…"
"Fai una limonata?""
“No.
Prima lanci una campagna multimediale per convincere tutti che i limoni sono incredibilmente scarsi, il che funziona se fai scorta e controlli la fornitura, poi… fai un blitz mediatico.
I limoni sono il modo per dire ‘ti amo’, il must-have degli accessori per le feste di fidanzamento e gli anniversari.
Fuori le rose, dentro i limoni.
Cartelloni con su scritto ‘Non te la darà se non le porti i limoni’.
Coinvolgi anche De Beers: bracciali in edizione limitata con diamanti gialli ‘Gocce di limone’.
Convinci Apple a chiamare un sistema operativo ‘OS Lemòn’.
Piccolo accento sulla ‘o’.
Chiedi il 40% in più per i limoni bio, il 50% per i limoni conflict-free.
Riempi la capitale di lobby del limone.
Fai succhiare a una Kardashian un limone in un video sexy trafugato.
Timothée Chamalet indossa scarpe ‘limone’ a Cannes.
Fai una campagna di hashtag.
Niente è più ‘una ficata’, ‘da paura’ o ‘pazzesco’.
No, è ‘limone’.
Hai visto quel film? Sei andato a quel concerto?
È stato troppo ‘limone’.
Billie Eilish, O.M.G, hashtag… ‘limone’.
Il Doctor Oz ti raccomanda quattro limoni al giorno e una supposta al limone per eliminare le tossine, perché non c’è niente di più spaventoso delle tossine.
Alché brevetti i semi.
Scrivi una linea di codice genetico che renda i limoni più simili alle tette e ottieni un pattern genetico per la sequenza di DNA.
Impollinazione incrociata.
Fai circolare quei semi nella natura e poi citi gli agricoltori per violazione di copyright quando quel codice spunta nei loro terreni.
Ti metti seduto, rastrelli i milioni e poi, quando hai finito, e hai venduto il tuo limon-impero per qualche miliardo...
allora, e solo allora...
fai una fottuta limonata”.
🔸 Halloween giocoso nel quartiere e Film
Chi è iscritto alla newsletter della nostra Casa del Popolo (chissà chi la scriverà) avrà visto che con alcuni genitori del quartiere abbiamo organizzato una piccola mappa delle case che offriranno caramelle e scherzetti per martedì sera. Il nostro problema (ma anche il bello.. vengono qui da diverse zone di Firenze) è proprio che siamo in una zona di piccole case sparse sulla collina e uno magari non sa che in fondo ad una strada può trovare una casa infestata con tanto di papà travestiti da ragni giganti!
Ergo abbiamo fatto nelle ultime settimana un po’ di comunicazione e creato questa semplice mappa che martedì daremo ai bambini per andare in giro ad “esplorare” quasi fosse una caccia al tesoro.
Sito e mappa di Halloween a Settignano: 👉🏼 settignano.org/halloween
Colgo l’occasione per raccomandarvi la visione del film capolavoro comicissimo e molto sensibile al tema del bullismo: 👉🏼 Hubie Halloween. è su Netflix
🔸Khan Academy: il self learning no profit per tutti
Lo sapete che Khan Academy ( 👉🏼 www.khanacademy.org ), il celebre e ormai più unico che raro sito di educazione, totalmente no-profit, permette a chiunque di aprire una propria "scuola" con delle classi di studenti e assegnare loro dei corsi e degli obiettivi?
Ad esempio ho alcuni ragazzi volenterosi che vorrebbero migliorarsi in Fisica e Matematica. e anche Inglese. Ho quindi creato una classroom assegnando come primo corso il programma di Fisica delle Medie, da fare in autonomia entro fine maggio. Loro si danno l'obiettivo di una unit (10 minuti) al giorno mentre io posso seguire i progressi e sono sempre disponibile ad aiutare (dovesse servire.. non credo a questo livello)
Se qualche teenager volesse aggiungersi alla mia classe, usi questo link: https://www.khanacademy.org/join/JQQHYGC2
Bello, vero? guardate tutti i corsi disponibili e sappiate che sta crescendo a dismisura per via della qualità dei corsi e del fatto che vive di (enormi) donazioni da parte di tutti gli interessati ad un’educazione universale gratuita per tutti: ognuno può contribuire a questo progetto planetario!
C’è anche molto materiale in italiano: https://it.khanacademy.org e ovviamente c'è in beta un bel chat bot in AI, ma per ora disponibile solo in USA.
Khan Academy Kids
Ma la cosa ancora più bella è che c’è una sezione Kids, con tanto di app per tablet, sempre gratuita, che fa giocare con la matematica, l’inglese, la memoria, le scienze.
LA NOSTRA SCHEDA 👉🏼 2042ed.org/played/videogame/khan-acedemy-kids/
🔸Games4Gaza
Se volete dare un piccolo contributo umanitario ai volontari che stanno aiutando con cure mediche i civili palestinesi, c’è un pacchetto di 256 giochi e videogiochi creati da 140 game designer di tutto il mondo, tutto a soli 10 dollari e ogni ricavo va all'associazione Medical Aid For Palestinians.
👉🏼 https://itch.io/b/2120/games-for-gaza
🔸▶️ Gioachini: IT’S A TRAP!
Un solo gioachino ma abbastanza impegnativo, con il gioco: scacchi.
E la vignetta (trovata su chess.com) fa ben riflettere sulle nostre presunzioni… è quasi più bella la vignetta del gioco!
Comunque: quali sono le due mosse con cui nero va a scacco matto se il bianco mangia quella regina apparentemente libera?
Commentate se volete e segnalatemi nuovi gioachini interessanti.
🔸💡Soluzioni gioachini della settimana scorsa
✅ #9: 6+11+13
✅ #11:
a: (5+1)(5-1)=4! [! è fattoriale]
b: (5+i)(5-i)=26 [qui si va nell’immaginario con i*i = -1]
✅ #14:
🔸🏋🏻 L’esercizio della settimana
🔸👋🏻 Grazie e arrivederci
E vi ricordo il Learning More Festival: a Modena 10-12 novembre
Con FEM stiamo organizzando la seconda edizione di Learning More, il Festival dell’Apprendimento, che vedrà 100 eventi a Modena tra venerdì 10 e domenica 12 Novembre. Nel mio ruolo in area Game Based Learning sto supervisionando questi cinque eventi a cui invito tutti e tutte (cliccate le voci per info) e guardate il sito perché ne vale la pena.
Venerdì 10 novembre
Game-Based Learning efficace: pratiche di successo tra analogico e digitale (con Andrea Ligabue, Lara Oliveti e Luca Raina)
Workshop Giocare o non giocare? Discussion-based learning e storie, con Luca Raina
Sabato 11 novembre
Pedagogia del gioco. Evidenze di ricerca e traiettorie di sviluppo
Progettare un'escape room culturale-didattica con Claudia Molinari di We Are Muesli
Se siete arrivati fino a qui siete davvero umani. occhio! ;)