942. Compagnia, Comunità e Comunicazione
piattaforme per sentire, pensare e agire insieme. anche mangiare.
Questa settimana è culminata con il rilascio della piattaforma di comunità di FEM. Colgo l’occasione per fare un piccolo percorso sul mondo della comunità che tanto è legato a quello della comunicazione, che per me sono imprescindibili tanto che dico spesso:
Non può esistere una buona Comunità senza una buona Comunicazione
🟧 Etimologie
La parola comunità deriva dal latino communitas, che a sua volta è composta da due parti: com e munitas.
com significa "con", "insieme", "in comune", indica un'azione svolta insieme o una condizione condivisa.
munitas proviene da munus, che significa "servizio", "dovere", "obbligo" e può essere interpretato come "disposizione a condividere i doveri".
Una comunità può essere intesa come "l'insieme dei doveri condivisi" o "la condizione di essere insieme", enfatizzando l'idea di un gruppo di persone che condividono obblighi, servizi e responsabilità comuni.
Questa etimologia riflette l'essenza della parola comunità: un gruppo di persone unite da interessi, obiettivi o caratteristiche comuni e che collaborano e si supportano reciprocamente.
La parola compagno invece deriva dal latino companionem, composta da due parti: il com di cui sopra e panis. Già, proprio il pane.
Un compagno è "colui che condivide il pane", quindi i pasti, e per estensione, la vita quotidiana, le esperienze e le attività.
Infine la parola comunicare ha la base di comunità più il sufisso verbale "care" che indica "fare" o "mettere in atto".
Quindi il verbo "comunicare" significa quindi mettere in comune, condividere o partecipare
🟧 FEM Community
Venerdì scorso abbiamo rilasciato pubblicamente la piattaforma di Community di FEM - Future Education Modena a cui lavoravo da diverso tempo: uno spazio per tutte le persone che lavorano nel mondo dell’educazione innovativa, dagli insegnanti ai dirigenti scolastici, dai ricercatori agli studenti.
Ci sono già una dozzina di aree attive: dal Game Based Learning (da me curata) all’Intelligenza Artificiale per l’Educazione, dalla Green Science all’Universal Design for Learning.
E’ gratuita (apriremo prossimamente delle sezioni riservate ai partecipanti ai nostri corsi e piattaforme, una sorta di Community Pro) ed estremamente accessibile. Nel scegliere questa piattaforma e nel configurarla ho applicato decenni di esperienza!
Chi si iscrive entro fine Maggio riceverà inoltre un badge esclusivo. Spero vi piaccia e vedrete cosa arriverà nei prossimi mesi! Ci vediamo lì? Se lavori nell’educazione come resistere? ;)
👉🏼 ISCRIVITI ORA https://community.fem.digital
🟧 Sviluppatore sociale
Da giovane informatico multimediale, ho creato il primo database di materiali per attivisti nel 1999. Programmavo in PHP e ci serviva una piattaforma online per condividere documenti con migliaia di persone sparse per il mondo (in seno al Movimento Umanista).
Da lì iniziai ad abbracciare lo sviluppo opensource, con predilizione per tutto ciò che era sociale e distributivo, che mettesse in comunicazione le persone senza condizionarle.
Nel 2003 abbracciai un Content Management System (TYPO3 CMS) creato da un fervente cristiano danese che sentiva la “missione” di regalare al mondo tutto il proprio talento. Trovai molta simpatia, sebbene non fossi così religioso.
Ognuno ha le proprie motivazioni per fare cose che vanno al di là della propria area di comfort e donare il proprio talento alla causa comune.
E così iniziai a sviluppare siti informativi, forum, piattaforme di condivisione fino a veri e propri archivi digitali federati a livello internazionale (usando tipo DSpace), tali da resistere ad eventuali crisi mondiali… già.. nel 2006 temevamo potenziali guerre mondiali o il controllo arbitrario di Internet.
Nel mondo dell’informatica applicata alla condivisione, alla comunicazione tra pari, serve un’attitudine di voler comunicare, di trovare ciò che ci unisce, e non ciò che ci divide. Per questo dobbiamo concordare degli standard, dei protocolli, dei formati liberi, di proprietà di tutti. Beni comuni, insomma.
Oggi ho la fortuna di lavorare quasi esclusivamente con prodotti e progetti opensource (il nostro stesso videogioco educativo Antura lo è!) e insegno anche l’arte dell’Intelligenza Collettiva usando queste tecnologie e metodologie. Un giorno farò un approfondimento.
🟧 Alcune piattforme
Non faccio qui la storia dell’evoluzione di questi strumenti, ma ne elenco giusto alcuni che sto usando ultimamente, opensource o gratuiti:
Gruppi WhatsApp / Telegram
Sopratutto in modalità “community”, ovvero raggruppanti diversi canali tematici sotto in un unico contenitore. Adatto per condividere messaggi brevi e tra poche dozzine di persone. L’ho usato con la nostra Casa del Popolo. Ha lo svantaggio di essere troppo “diretto”, troppo invasivo, troppo dispersivo. Ci verrebbe voglia di non averlo ma siamo costretti a tenerlo.
Gruppi Facebook
Hanno il limite di essere un’unica pagina e richiedere l’iscrizione a Facebook che decide tutto. Non sempre si vedono tutti i post. Li uso per alcuni progetti (2042ed o CdP_Comunità) ma se potessi non li userei proprio.
Discord (+ Slack / Teams)
Ottimo per gruppi che devono collaborare in tempo reale. Condividi messaggi, files, immagini, fai riunioni… ma non adatti a vere e proprie comunità. La uso regolarmente per lavoro e la provammo dentro al Scuola del Fatto Quotidiano… ma non fu un successo perché serve un’applicazione a sè, inoltre è chiusa e proprietaria.
https://discord.com
Decidim
Piattaforma opensource per la democrazia e la cittadinanza attiva. Un po’ troppo specifica per casi di organizzazioni e associazioni o comuni (è promossa dalla municipalità di Barcellona che sono davvero all’avanguardi).
https://decidim.org
Mastodon
La piattaforma social-network, stile twitter/facebook, ma opensource e federata (ovvero senza un server centrale di proprietà di qualcuno), sta prendendo piede in tutto il mondo e potrebbe essere la premessa di qualcosa di importante, ma è ancora troppo per specialisti.
https://joinmastodon.org
Discourse
Piattaforma opensource nata dall’esperienza di decenni di forum e piattaforme varie, per una nuova generazione di “discussioni civili”. Con tecnologia web all’avanguardia e una facilità d’uso abbastanza importante, è la mia attuale piattaforma preferita, perchè pubblica, scalabile, facilissima, usa standard, scrivi in markdown e puoi esportare tutto in formato testo o portarlo su altri server.
Se volete provarla, iscrivetevi alla mia istanza di test per 2042ed: https://2042ed.discourse.group
🟧 Compagno di Squadra
Sentirsi vicini agli operai della GKN o far parte di una band rock o di un coordinamento di quartiere o di un movimento di attivisti o un gruppo sportivo, sono tutte esperienze di comunità.
In una comunità abbiamo necessariamente:
interessi o obiettivi comuni che ci legano e ci danno una direzione
interazioni e relazioni, dirette o virtuali, personali o impersonali
supporto e aiuto reciproco per darci fiducia e sviluppare la cooperazione
un’identità condivisa di valori e simboli
struttura e regole per lavorare e svilupparci con ordine
uno spazio comune, fisico o virtuale, dove comunicare.
Non è sempre facile stare in squadra, ma conveniamo che è la cosa migliore che noi essere umani possiamo fare.
Di fatto siamo esseri sociali.
Ho partecipato l’altro ieri ad un incontro organizzato dall’Accademia Apuana della Pace sul tema pace, guerre e immigrazione. Trovate il video completo sulla mia pagina https://cecere.org/play/ però condivido qui giusto l’intervento finale, dove parlo proprio di sentirsi parte di una squadra.
🟧 Riflessioni
🟧 Quiz finale
contro il logorio della banalità: quanti quadrati riuscite a individuare, usando 4 punti come angoli?
Se questa newsletter ti è piaciuta, puoi condividerla?
Alla prossima. Stefano.
PS: dedico questa newsletter e un pezzo di pane a Giuseppina Vettori, scomparsa l’altro ieri.